organismo

Nella definizione  che ne danno le scienze biologiche ORGANISMO è ogni entità (vivente) che possiede la capacità di interagire con l’ambiente che la circonda e che è al suo interno strutturata in parti funzionali.

ORGANISMO è quindi entità finita e distinta dal suo intorno, che però ha la capacità di intrattenere relazioni con esso, crescere, riprodursi, in molti casi auto ripararsi. Inoltre esso è differenziato in parti che assolvono funzioni differenti  e relativamente autonome ma che obbediscono a una esigenza centrale :Esiste quindi in ogni organismo un “centro”, localizzato o diffuso che sovrintende e coordina la diverse attività.

Ogni epoca ha cercato di individuare per analogia con il mondo vivente il concetto di ORGANISMO ARCHITETTONICO, da Vitruvio che nel libro III introduce l’assioma (quindi non motivato) dell’analogia tra le proporzioni degli edifici  e quelle del corpo umano , attraverso la mediazione dei numeri. Assioma  che in età umanistica viene recepito e ampliato dai suoi commentatori fino ad assumere significati che dureranno fino a tutto il novecento. Con essi l’analogia non è solo fatta di proporzioni o rapporti numerici tra due “corpi” inanimati, ma investe tutte le qualità dell’organismo vivo. Una pianta di basilica è sovrapposta visivamente ad un corpo disteso, il cui capo corrisponde al luogo più sacro (Francesco di Giorgio). Oppure quel corpo è sovrapposto alla pianta della città ideale le cui parti rimandano ad attività  differenziate tipiche di un organismo vivente. Più tardi secondo Bernini il colonnato curvo di S. Pietro “stringe  la cristianità in un abbraccio” e, ancora più tardi l’architettura dell’Illuminismo tenta forme chiaramente antropomorfiche.

Si va così formando un‘idea di (vedi→) CENTRALITÀ non più geometrica ma solamente virtuale che aggrega le parti dell’organismo architettonico, idea che il Movimento Moderno recepirà in pieno, ovviamente nella forme dell’astrazione geometrica che le sono state tipiche. Assieme ad essa il funzionalismo rilancerà nel  suo aspetto materiale la differenziazione tra le parti, che vengono assegnate alle diverse funzioni separate. La planimetria della città di Chandighar ha capo (palazzo del Governo), cuore (centro civico), stomaco (centro commerciale) e membra (residenze e parchi).

Risulta chiaro che l’organismo architettonico quanto più centralizzato tanto più risulterà autonomo, isolato, incapace di stabilire relazioni con l’intorno. Le mutate condizioni dell’età postmoderna agiranno proprio contro questa centralità. Si farà ricorso modelli e forme di vita più aperti, organismi e aggregazioni cellulari che si uniscono e cambiano forma liberamente (G. Lynn), utilizzando le complesse geometrie che i disegno computerizzato permette, spinti in un primo momento dall’entusiasmo un poco ingenuo che il nuovo mezzo permette.

Oggi l’ORGANISMO come forma è stato messo da parte  nel design dei grandi complessi urbani, trasferito piuttosto su piani astratti della pianificazione economica dei sistemi. La complessità che deriva dalla grande dimensione di essi e dalle loro interconnessioni non permette più un controllo che investa unitariamente con un atto unico progettuale tutte le scale. Il lavoro del progettista si differenzia e si specializza  in una sola scala e in un solo settore tecnico: il suo occhio ha perso la visione d’insieme, obiettivo perseguito fino a ieri. .

Tale condizione si riverbera anche sulle scale minori, dove ancora è possibile esprimere la dialettica di una entità architettonica in equilibrio tra l’identità e centralità dell’ORGANISMO e la sua apertura e diffusione nel suo intorno. Per questo le strategie di progettazione, allontanatesi dalla progettazione per (vedi→ CENTRALITÀ / SERIALITÀ), progettare per) si orientano più verso modi che danno risultati più aperti e integrabili (vedi →ELENCHI, o LAYERS, progettare per)

Oggi la forma-ORGANISMO si ritrova sotto altre forme e con diverse motivazioni, tutte facenti capo alla accresciuta sensibilità verso la difesa dell’ambiente. Esigenze di risparmio energetico suggeriscono forme che ricevono ispirazione dal mondo organico naturale. L’involucro perimetrale reagosce alle condizioni di luce e temperatura esterne, i vuoti interni conducono la circolazione  dell’aria condizionata come i vasi linfatici nelle piante  permettono la circolazione degli elementi necessari alla vita (T. Ito, Mediateca, Sendai, 1995-2001).

 

 

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